E se i nostri vicini di casa fossero davvero… vicini, ma non solo geograficamente? Mi ha fatto pensare questo film e a quante persone che sembrano assolutamente impenetrabili, possono trasformarsi.

Otto, il protagonista, è il re dei burberi che vive blindato nei suoi ricordi dentro a una corazza fatta di rituali e liti gratuite . Ma forse Otto non ha considerato una cosa. La vera vita, è subdola e si infiltra, e non si ferma solo perché qualcuno, un giorno, ha deciso di tenere tutto a distanza.

Ed è qui che il film ha la sua forza. Otto può aver costruito una prigione perfetta, può aver organizzato ogni sua giornata come un orologio svizzero, ma basta la persona giusta – o gradevolmente sfacciata – per far crollare tutto. La vicina, con quel modo così naturale di imporsi, si infiltra nelle sue giornate come se fosse un elemento inevitabile del paesaggio. Lei è la chiave che apre e scardina senza chiedere permesso. E Otto, per quanto testardamente continui a resistere, scopre che non è immune all’imprevisto, al sorriso di qualcuno che insiste e resta anche quando sembra non esserci alcun motivo.

Intorno a Otto si intrecciano piccoli frammenti di storie e persone che, quasi senza che lui se ne accorga, lo spingono verso una vita che non avrebbe mai immaginato di vivere. È come se il film sussurrasse che la vita ha i suoi tempi, anche quando non ci è dato capirli del tutto. I suoi maldestri tentativi di ricongiungersi con la moglie nell’aldilà ne sono la prova, anche se in modo quasi ridicolo.

E qui arriva la vicina,  una presenza che si insinua smontando senza fare rumore, pezzo per pezzo le difese più resistenti di Otto. Con quel sorriso naturale e quella sfacciataggine disarmante, lei diventa la chiave perfetta, dimostrando a Otto che i fortini, seppur rinforzati, non resistono a lungo se la vita ha deciso di infiltrarsi.

E poi arriva il finale, che offre una sorta di scappatoia anche per chi, come Otto, ha messo il cuore sotto chiave. C’è sempre qualcuno o qualcosa che, con naturalezza, riesce a riportarci alla vita. Non siamo mai sicuri di poterci aprire o di trovare la chiave per entrare nel cuore di tanti piccoli-Otto apparentemente inavvicinabili.

A volte, la chiave giusta è proprio quella che non stavamo cercando o quella che non sapevamo di avere nascosta.

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