Sono Rita Tosi, anche se mi piace sempre aggiungere con un sorriso, “matuttattaccato”.
Se è un problema avere il nome troppo lungo, averlo solo di 4 lettere significa non avere mai avuto un nomignolo. Se poi anche il cognome è lungo uguale, il massimo che possono farti è allungartelo nei modi più strani. Divertente anche quando sei all’estero, quando devi spiegare che “ritatosi” non è il cognome. Ma c’è anche chi mi chiama ancora Latosi, proprio come alle medie e non mi dispiace proprio, se non per l’errore grammaticale milanese.

Vuoi mettere quando firmi o quando vedi che il tempo che tu dici nome e cognome, è lo stesso di chi sta finendo di dire il nome di battesimo? E’ anche un modo per vedere chi se lo dimentica e quando voglio affondare, ricordo che sono nata nel giorno della Santa medesima.
Ogni tanto mi piacerebbe firmarmi impiegando un pò più di tempo, aggiungendo un maria-margherita-vien dal mare. Ma ho imparato a farlo diventare il mio marchio anche per lavoro firmando i comunicati stampa o gli articoli o presentando le proposte per i clienti. Sono ritatosituttattacato e mi piace un sacco perché lo scrivo come lo pronuncio (e con una o in meno).

Nome-nomen già. E te ne accorgi ancora di più quando diventi mamma e magari non fai neppure tante prove prima per vedere come suona o come starebbe scritto su una partecipazione o su una laurea. Una prova la fai, se ci pensi bene, prima di scegliere il nome. E’ quando fingi di essere al parco o fuori dalla scuola o sul campetto di calcio o alle prove di danza: Priscilla? Ettore? Claudio? Lucia? Dante? E te li immagini cresciutelli che ti vengono incontro trotterellando e stringendoti le mani al collo.
Ma le prove che fai non sono per vedere come suona il nome. E’ piuttosto una questione di orgoglio che riempie il cuore di mamma e papà, sperando che qualcuno ti scambi lo sguardo per gongolarti e dire: “E’ mio figlio” .
Non ci metti 9 mesi a scegliere il nome, perché inizi molto prima a pensarci, ma qui parlo per quelle amiche votate a fare la mamma prima ancora di sapere cosa serve per diventarlo. E poi scopri che la batteria di nomi che avevi in mente, stona tantissimo con il futuro cognome del futuro padre e devi ricominciare di nuovo. Come è successo anche ai miei figli che si devono firmare con con il doppio se non quasi il triplo delle mie 8 lettere.

Comunque tornando a ritatosituttattaccato, direi che mi è andata bene. Guglielminatosi o clotildetosi suonerebbe come il nome di un antistaminico o un super integratore. Se vale la regola nomen-omen, potrei stare qui ad analizzare molti nomi nella mia rubrica e perdermi in una serie di racconti che mi riportano alla crudeltà delle scuole medie in cui non si perdonava nulla. Ma avrò modo di tornarci

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